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Messina: Campo Italia |
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di Armando Donato Potrebbe sembrare un semplice piccolo agglomerato di casupole o una serie di strutture sconosciute, ma si tratta di manufatti militari componenti lo sbarramento stradale posto sulle colline a nord di Messina, a difesa di una importante via interna che consente l‘ingresso in città da Campo Italia (già Piano dei campi e Campo inglese) in direzione Annunziata. -una postazione circolare monoarma leggera con annessa postazione circolare controcarro in barbetta; Dunque un corposo gruppo di opere in calcestruzzo non armato, edificate tra il 1942 e il 1943 nell’ambito del fronte a terra messinese, da considerarsi l’ultimo sistema difensivo eretto a Messina in ordine cronologico. La postazione circolare con annessa piazzola controcarro in barbetta (n 1 e 6), posta dall’altra parte della strada è invece a se stante e dotata di doppio ingresso protetto, mentre il piccolo tobruk (n 5) con plinto centrale per arma pesante, ingresso a trincea e vano munizioni, si trova poco più ad ovest delle opere a pianta quadrangolare, e sorveglia la vallata sottostante intesa come potenziale via di penetrazione. Questo sistema di comunicazione, insieme al mascheramento da abitazione civile, con tanto di finti terrazzini e alloggiamenti per porte e persiane, era studiato per offrire protezione in una zona esposta soprattutto alla vista aerea, nonostante la colorazione mimetica una volta presente e l’aggiunta di mascheramenti artificiali. Ciò dava la possibilità ai militi di accedere alle opere in tutta sicurezza spostandosi da un punto all’altro dello sbarramento. L’ubicazione del singole opere ben trincerate e da considerarsi elementi puntiformi, non è certamente casuale ma studiata per una efficace difesa a giro d’orizzonte, grazie ad una posizione perfettamente e tipicamente strategica e defilata, in modo da attirare e sorprendere nel proprio settore di tiro l’eventuale intruso. Lo sbarramento stradale di Campo Italia rappresenta un unicum nel suo genere circa le opere messinesi, nonché un piccolo capolavoro di architettura militare moderna, ben studiato, costruito (viste le rifiniture a dir poco perfette) e tutt’oggi integro, così come buona parte del patrimonio fortificato messinese di tale tipologia. Inoltre lo strategico luogo in cui sorge, da sempre significativo dal punto di vista storico, è tra i più fortificati in assoluto, poiché sommando a quelle già citate, le altre varie opere (vedi immagini) ivi edificate tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, risultano in totale: -tre postazioni circolari a pozzo del tipo tobruk; Ma volendo considerare le opere che quasi come una corona, sorgono nelle immediate vicinanze (poche centinaia di metri), a ulteriore protezione dell’area in questione, luogo di accesso alla città nonché potenziale obiettivo nemico e quindi adeguatamente difeso, sono da aggiungere: -due postazioni circolari monoarma leggera in zona Portella Arena, a sud-est; L’insieme di tali manufatti corrisponde dunque in massima parte ad una cospicua fetta del fronte a terra di Messina, edificato in pieno secondo conflitto mondiale e composto in massima parte da opere ancora perfettamente integre e visitabili, in un contesto paesaggistico- ambientale di grande rilievo. Armando Donato M. Per informazioni
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